Biagio Salvati

OPERA PER LA MOSTRA KEME

“La Goccia Che Fa Traboccare Il Vaso”

Il materiale della scultura è il ferro unito al grès nero.
L’opera è composta da tre elementi e si costruisce sulla metafora del titolo. La goccia non è più piccola come in natura ma simbolicamente è grande perchè ha un grande peso, il peso di una rottura.
La goccia ci ricorda anche l’ecosistema marino e ci rimanda al mare e all’acqua che è a stretto contatto con il tempio, anche per via del fenomeno del bradisismo che colpisce il luogo.
Di conseguenza i recipienti che contenevano la goccia sono più piccoli.
Essi sono rappresentati da quattro parallelepipedi che presentano tanti crateri perchè il vaso sta implodendo dato che non riesce a trattenere quella singola goccia . Il terzo elemento è una meridiana che simboleggia le svettanti colonne del macellum che sono rimaste e che la natura prima del riqualificamento del sito ha preso il controllo. La Goccia è slanciata da 3 tubolari in ferro che al tempo stesso fuoriescono da essa, perchè “ciò che ti sorregge ti può pure trafiggere”.

BIO

Castel San Giorgio (SA), 1999.
in procinto di conseguire la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti Di Napoli.
La sua formazione e il suo accrescimento artistico avviene anche  presso industrie artistiche e artisti locali e internazionali.
Negli anni ha conseguito numerose qualifiche e premi come la candidatura al premio Vittorio Sgarbi e le due vittorie al concorso internazionale dell’Accademia internazionale “Alfonso Grassi”.
È impegnato su commissioni di enti pubblici, ecclesiastici e privati come la partecipazione e presentazione di progetti per la riqualificazione del Museo Archeologico di Pontecagnano e all’evento Climathon Salerno “Luci sul Clima”.

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